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A circa 8 km da Monte Sant’Angelo, su di un balzo che domina la sottostante pianura e il Golfo di Manfredonia, si trova un luogo di spiritualità unico in tutto il Gargano, eletto “Luogo del FAI 2010”: l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano. Qui nel 1129 svolse la sua attività San Giovanni da Matera, che fondò la Congregazione degli Eremiti Pulsanesi. Nei dintorni, e specialmente nel Vallone dei romitori, i monaci costruirono molte piccole abitazioni abbarbicate sulle aspre pareti della montagna dove trascorrevano lunghi periodi di solitudine assoluta nella preghiera e nella contemplazione. La comunità aveva assunto la Regola di San Benedetto ma si dedicava anche a un’attiva vita apostolica tra i contadini e soprattutto tra i pellegrini provenienti dalla Grotta di San Michele e diretti al santuario di San Leonardo a Siponto. Ben presto si diffuse la fama di questa comunità e il luogo, per la sua suggestività divenne meta di numerosi pellegrinaggi. Il quadro originale della Madonna di Pulsano, purtroppo, è stato rubato nel 1966, così come è stata trafugata buona parte dell’arredo sacro e numerosi elementi scultorei ed architettonici del complesso abbaziale che è sicuramente una delle più importanti espressioni del romanico pugliese. Il dipinto, secondo alcuni studiosi, apparterrebbe alla scuola cosiddetta dei Ritardatari, fiorente in Puglia e Basilicata tra XII e XIII secolo. L’immagine riecheggia le icone bizantine con il volto scuro della Madonna leggermente inclinato, il capo coperto e l’aureola dorata; il bambino è rivolto verso chi osserva e, nel complesso, l’effigie richiama la Madonna di Siponto e la Madonna di Ripalta.

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Il culto di San Michele è il primo affermatosi nel promontorio del Gargano e che lo ha reso famoso nel mondo. La sua diffusione è dovuta alle apparizioni dell’arcangelo in una grotta, dove poi sarebbe sorto il santuario, intorno al V-VI secolo d.C.; da lì durante il medioevo il culto di San Michele si diffuse in tutta Europa. La Sacra Grotta, insieme al Sepolcro di Gesù a Gerusalemme, alle tombe degli Apostoli Pietro e Paolo a Roma e al santuario di San Giacomo di Compostela in Spagna, divenne uno dei quattro grandi santuari della Cristianità. In questi luogo si sono recati in pellegrinaggio numerosi papi, santi, regnanti e semplici fedeli. Oggi il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo si presenta sempre come una delle capitali spirituali di tutta l’Italia Meridionale, vero crocevia dello spirito, dove le strade di molti popoli confluiscono favorendo scambi e unificando i cuori in un continuo storico con le esperienze spirituali di popoli che da oltre quindici secoli, ininterrottamente, continuano a varcare la soglia della misteriosa caverna.