Month: maggio 2016

Mag27

La chiesa di Padre Pio, anche conosciuta come santuario di san Pio, è un luogo di culto religioso cattolico di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, nel territorio dell’arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo.

Fu commissionata dall’ordine dei frati minori cappuccini della provincia di Foggia, venne progettata dall’architetto italiano Renzo Piano e costruita dall’impresa Pasquale Ciuffreda di Foggia. L’opera è stata quasi completamente finanziata dalle offerte dei pellegrini[1].

L’interno misura 6000 ed è in grado di contenere 7000 persone, risultando una delle chiese con la maggior superficie in Italia.

Per l’innalzamento della struttura si è resa necessaria la fondazione di un consorzio che riuniva al suo interno le aziende impegnate nella costruzione: il consorzio “Fabbrica della chiesa”.

La chiesa è stata inaugurata dinanzi a oltre trentamila persone il 1º luglio 2004, consacrata da mons. Domenico Umberto D’Ambrosio con la dedicazione a san Pio da Pietrelcina, dopo circa dieci anni di lavori.

La costruzione ha raccolto critiche, in quanto realizzata con stile contemporaneo e diversa dalle forme più canoniche di chiesa nell’immaginario collettivo (pianta a croce, o rettangolare, divisione in navate, decorazione interna).[2]

https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Padre_Pio

Mag27

Si terrà il 2 e 3 Luglio tra San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis e Rignano Garganico il 2° Rally Città dei Santi, quest’anno con una gara di regolarità turistica abbinata al rally, tributo alla Lancia ed aperto esclusivamente alle vetture della casa Lancia. Testimonial di eccezione, Sandro Munari, campione mondiale di Rally nel 1977.

Sito web ufficiale: http://www.rallycittadeisanti.it/

Mag27

Ecco il programma dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio a Vieste, il 13 Giugno 2016

Ore 8: apertura dei Festeggiamenti con sparo di mortaretti e giro dell’abitato con le bande “Cariglia” e “Rinaldi”

Ore 17.30: In piazza con i complessi bandistici della città di Vieste

Ore 18.30: Santa Messa Vespertina

Ore 19.45: Solenne Processione in onore del traumaturgo S.Antonio da Padova con il Rev. Cap. della Cattedrale

Ore 21.30: Rientro della processione e fuochi pirotecnici alla rotonda di Marina Piccola

Ore 22:00: Concerto a Marina Piccola con la band “il Re degli Ignoranti”, tributo ad Adriano Celentano

Ore 24:00: Chiusura della Festa con i fuochi pirotecnici a Marina Piccola

maratona del gargano
Mag27

Si terrà sabato 11 Giugno a Cagnano Varano la 12° Maratona del Gargano, abbinata alla 4° Ultramaratona e alla mezza maratona.

Ancora una volta e sarà la dodicesima volta, si torna a correre sul Gargano, su un percorso inedito, che attraverserà il verde del Gargano con la spettacolare vista del mare e delle Tremiti. Il Comitato Organizzatore, presieduto dall’instancabile ultramaratoneta Pasquale Giuliani, ha scelto di cambiare il percorso delle gare proseguendo l’attività di promozione del territorio intrapresa con successo da diversi anni, culminato tra l’altro nella 100 km del Gargano dell’aprile 2015, che ha visto al via atleti di rilievo nazionale. Come tradizione della Maratona del Gargano, anche quest’anno in programma oltre alle gare lunghe, maratona e 50 km, ci sono la mezzamaratona e la 10 km, permettendo cosi a tutti di vivere un pomeriggio di sport immersi nella natura che culminerà nell’immancabile pasta party dopo le gare.
Per info e regolamento vi invitiamo a consultare il sito:
http://www.maratonadelgargano.it/

Mag20

Quale miglior mezzo può essere utilizzato se non la barca per circumnavigare il promontorio del Gargano seguendo la sinuosità naturale delle sue coste. In particolare i tratti compresi tra Peschici e Vieste e quello frastagliato e impervio da raggiungere via terra tra Vieste e Mattinata.
Percorrendo i vari itinerari è possibile visitare innumerevoli grotte, calette e spiagge. Tra le grotte quelle che di certo meritano una visita sono: la Grotta Sfondata, la Grotta Rossa, la Grotta Smeraldo, la Grotta Campana, nomi suggestivi derivanti dalle caratteristiche morfologiche di queste formazioni e dagli effetti incantevoli che la loro vista suscita.
Tra i posti da segnalare non si può fare a meno della spiaggia di Mattinatella (Fontana delle Rose) e poi, salendo su lungo la costa verso Vieste, la Baia di Pugnochiuso e la Baia delle Zagare con i due famosi faraglioni, sovrastata da scogliere a strapiombo e collegate al mare da due ascensori. Ancora da segnalare Baia di Campi e la spiaggia di San Felice con l’omonimo “Architello” di San Felice.
Infine ovviamente un tour via mare verso le Isole Tremiti vero e proprio paradiso per le escursioni in barca e per gli amanti dei fondali marini, essendo le Tremiti anche Parco Marino. L’arcipelago è formato dall’isola di San Domino (la più grande), l’isola dei San Nicola dove spicca l’Abbazia costruita da Gregorio XII e la Chiesa di Santa Maria e infine Caprara poco distante. In realtà c’è anche un altro isolotto, il Cretaccio, scoglio disabitato raggiungibile a nuoto di fronte a San Domino. Lontana infine varie miglia c’è l’isola diPianosa del tutto disabitata.
Tra le cale più belle, plasmate dal mare, sono da menzionare: Cala Matano, Cala dei Turchi. Tra le grotte invece la più visitata è laGrotta delle Viole con colori magnifici e variabili, come anche la Grotta del Bue Marino vicino al faro.

In barca

Mag20

Il castello di Manfredonia non è il frutto di un progetto unitario concepito fin dalla sua origine così come oggi ci appare, ma è il risultato di trasformazioni, ampliamenti e rifacimenti avvenuti in epoche diverse. In origine tutta la struttura consisteva in uno spazio quadrilatero racchiuso da una cinta muraria raccordata da cinque torri a pianta quadrata, di cui quattro poste agli angoli e la quinta ubicata presumibilmente nei pressi della porta principale di Nord-est. Tale primitivo impianto non corrisponde più alla realtà attuale in quanto della quinta torre restano solo poche tracce, mentre le altre, ad eccezione di quella posta a Sud-est, hanno cambiato la loro struttura formale. Infatti, un’opera di inglobamento avvenuta in epoca successiva, ha trasformato le precedenti strutture quadrangolari in torrioni a pianta cilindrica.
Il castello di Manfredonia si connota sotto il profilo architettonico per un’impronta di chiara marca sveva caratterizzata dalla estrema regolarità geometrica e dalla linearità delle strutture, elementi questi che lo accomunano ad analoghi modelli difensivi realizzati dagli Svevi. Ma se sul piano comparativo il Castello di Manfredonia, denuncia una evidente “facies sveva“, a livello documentario esso e da attribuire a Carlo I d’Angio. Infatti i primi documenti che parlano del Castello di Manfredonia provengono proprio dalla Cancelleria angioina e risalgono all’aprile del 1279.

https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Manfredonia

Mag20

Sette tonnellate di filo di ferro che si sviluppano lungo quattordici metri di altezza. Questo lo straordinario lavoro ad opera di Edoardo Tresoldi, che ha ridato vita all’ex Basilica di Santa Maria di Siponto di epoca paleocristiana attraverso una ricostruzione in rete metallica, la più grande al mondo, per i quali è stato necessario un investimento di 900mila euro (3,5 milioni di euro se sommati al costo per la valorizzazione dell’intero parco archeologico). Il giovane artista milanese in tre mesi di lavoro è riuscito a ricostruire gli ambienti con impressionante realismo grazie alla rete metallica leggera e trasparente, elemento primario delle sue sculture. Per farlo si è avvalso dell’aiuto di un giovane team di creativi under 30 e di una trentina tra architetti, ingegneri, operai ed archeologi.

Il 28enne artista ha ricostruito, a ridosso della chiesa medievale esistente, in scala reale i volumi della basilica paleocristiana della quale resistono parte del mosaico e del perimetro originario risalente al IV secolo dopo Cristo e oggetto, peraltro, nel corso del tempo di diverse sovrapposizioni fino all’età medievale, quando il cuore dell’insediamento di Siponto ha cessato di battere.

La mirabile opera è stata l’elemento di spicco dell’inaugurazione del parco archeologico di Santa Maria di Siponto, avvenuta ieri pomeriggio (parco realizzato dal Mibact e dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia). Un’opera innovativa che, si spera, attiri l’interesse di cittadini e turisti.

_http://www.foggiareporter.it/eventi/basilica-siponto-tresoldi

Mag20

A circa 8 km da Monte Sant’Angelo, su di un balzo che domina la sottostante pianura e il Golfo di Manfredonia, si trova un luogo di spiritualità unico in tutto il Gargano, eletto “Luogo del FAI 2010”: l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano. Qui nel 1129 svolse la sua attività San Giovanni da Matera, che fondò la Congregazione degli Eremiti Pulsanesi. Nei dintorni, e specialmente nel Vallone dei romitori, i monaci costruirono molte piccole abitazioni abbarbicate sulle aspre pareti della montagna dove trascorrevano lunghi periodi di solitudine assoluta nella preghiera e nella contemplazione. La comunità aveva assunto la Regola di San Benedetto ma si dedicava anche a un’attiva vita apostolica tra i contadini e soprattutto tra i pellegrini provenienti dalla Grotta di San Michele e diretti al santuario di San Leonardo a Siponto. Ben presto si diffuse la fama di questa comunità e il luogo, per la sua suggestività divenne meta di numerosi pellegrinaggi. Il quadro originale della Madonna di Pulsano, purtroppo, è stato rubato nel 1966, così come è stata trafugata buona parte dell’arredo sacro e numerosi elementi scultorei ed architettonici del complesso abbaziale che è sicuramente una delle più importanti espressioni del romanico pugliese. Il dipinto, secondo alcuni studiosi, apparterrebbe alla scuola cosiddetta dei Ritardatari, fiorente in Puglia e Basilicata tra XII e XIII secolo. L’immagine riecheggia le icone bizantine con il volto scuro della Madonna leggermente inclinato, il capo coperto e l’aureola dorata; il bambino è rivolto verso chi osserva e, nel complesso, l’effigie richiama la Madonna di Siponto e la Madonna di Ripalta.

_http://www.gargano.it/cosa-fare/itinerari/itinerari-religiosi/

Mag20

Il culto di San Michele è il primo affermatosi nel promontorio del Gargano e che lo ha reso famoso nel mondo. La sua diffusione è dovuta alle apparizioni dell’arcangelo in una grotta, dove poi sarebbe sorto il santuario, intorno al V-VI secolo d.C.; da lì durante il medioevo il culto di San Michele si diffuse in tutta Europa. La Sacra Grotta, insieme al Sepolcro di Gesù a Gerusalemme, alle tombe degli Apostoli Pietro e Paolo a Roma e al santuario di San Giacomo di Compostela in Spagna, divenne uno dei quattro grandi santuari della Cristianità. In questi luogo si sono recati in pellegrinaggio numerosi papi, santi, regnanti e semplici fedeli. Oggi il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo si presenta sempre come una delle capitali spirituali di tutta l’Italia Meridionale, vero crocevia dello spirito, dove le strade di molti popoli confluiscono favorendo scambi e unificando i cuori in un continuo storico con le esperienze spirituali di popoli che da oltre quindici secoli, ininterrottamente, continuano a varcare la soglia della misteriosa caverna.